
Vedute esterne delle tre postazioni.

- Passo Tre Croci - L'entrata principale - l'ingresso alla prima postazione

- Passo Tre Croci - Particolare della muratura della postazione Inferiore

- Passo Tre Croci - L'ingresso alla terza postazione, quella inferiore
La cancellata al terzo ingresso un corridoio interno e una postazione per la difesa ravvicinata.

- Passo Tre Croci - L'inferriata che blocca l'accesso alla postazione inferiore

- Passo Tre Croci - Notare sulle pareti la canala per la raccolta dell'umidità

- Passo Tre Croci - Postazione di difesa
Una parte della lunga scala, era veramente lunga... tale da superare un dislivello di almeno 15 metri.

- Passo Tre Croci - La lunga scala

- Passo Tre Croci - La lunga scala

- Passo Tre Croci - La lunghissima scala
La blindatura delle porte:

- Passo Tre Croci - Congegno di chiusura delle porte

- Passo Tre Croci - Lo spessore è davvero notevole!!

- Passo Tre Croci - Doppie porte per una bussola di sicurezza...
Le scaffalature. Una delle ipotesi è che siano brande, che in orario diurno potevano essere alzate per liberare lo spazio sottostante. A destra invece il chiusino di uno scolo per l'acqua, nulla era lasciato al caso.

- Passo Tre Croci -

- Passo Tre Croci - Chiusino di uno scolo per l'acqua
Particolare sulla scala a chiocciola, peccato che l'umidità l'abbia in parte rovinata.

- Passo Tre Croci - L'arrivo alla scala a chiocciola

- Passo Tre Croci - Particolare della costruzione
Queste nicchie, poste sempre in testa ai corridoi o ai loro incroci, secondo noi servivano per l'illuminazione.

- Passo Tre Croci - Nicchie porta lumi

- Passo Tre Croci - Le nicchie alle intersezioni dei corridoi

- Passo Tre Croci - Corridoi..
Il cunicolo all'ingresso principale. Davvero strana questa apertura in una zona "blindata".
Da ricerche successive è emerso che questi cunicoli ospitavano delle stazioni fotoniche per le comunicazioni. Questi apparati, abbastanza agli esordi (siamo nel 1935), attraverso un microfono modulavano la tensione di una lampada il cui fascio veniva indirizzato verso la stazione ricevente, qui una cellula al Cesio riconvertiva il segnale ottico in elettrico, trasmettendolo alla cuffie dell'operatore. In pratica si trattava di una trasmissione ottica o infrarosso a seconda della lampada utilizzata.
La portata era limitata a 6 km in ambito diurno che salivano a 10 km di notte. Inoltre le condizioni atmosferiche condizionavano molto la buona riuscita delle comunicazioni.

- Passo Tre Croci - La grata all'interno è stata posta in un secondo momento

- Passo Tre Croci - Il cunicolo dall'esterno
Continuando il sentiero si trova questo riparo in galleria di un avamposto, molto probabilmente si tratta dell'ingresso di un'altra opera.

- Passo Tre Croci - Galleria
Data visita: 19/05/2007
Data pubblicazione: Sept. 6, 2007
Autore: Flavio Cattelan