Questo percorso ad anello attorno al monte Favaro e al monte Foraoro parte da Bocchetta Paù, la punta ovest nella linea di massima resistenza Paù-Magnaboschi-Kaberlaba.
Bocchetta Paù
Bocchetta Paù
Guardando verso valle il sentiero dei forestali si trova sulla sinistra del monumento. Una tabella indica chiaramente il percorso da seguire.
Bocchetta Paù - Inizio del sentiero
Inizialmente il sentiero ha qualche leggero saliscendi, molto stretto e con un ripido pendio sulla destra.
Sentiero dei forestali
Sentiero dei forestali
Sentiero dei forestali - Pendici del monte Favaro
Vista sul gruppo del Novegno
Sentiero dei forestali
La strada del Costo
Dopo circa 20 minuti, il sentiero gira bruscamente a sinistra. A destra, prima prima di girare, uno sperone di roccia nasconde un piccolo osservatorio della Grande Guerra.
Postazione osservatorio
Vista sul Salto dei Granatieri
Si prosegue verso nord-est
Sentiero dei forestali
Caltrano
Dopo un primo tratto con un leggero dislivello, si inizia a salire con una serie di tornantini. Dopo circa 30 minuti si raggiunge il sentiero che dalla strada del Generale porta al monte Favaro.
Sentiero dei forestali
Termine del sentiero dei forestali
Tabella al termine del Sentiero dei forestali
Si prosegue a destra in direzione Est-Sud-Est dove il sentiero si trasforma in una larga strada.
Spiazzo finale della strada del Generale
Strada del Generale
Strada del Generale e raccordo per malga Sunio
In una decina di minuti si raggiunge la strada principale, dove, volendo abbreviare è possibile andare a sinistra verso Bocchetta Paù.
Andando a destra è possibile raggiungere più rapidamente malga Foraoro, ma noi abbiamo preferito non restare sulla strada. Nello stesso incrocio si trova anche la strada per malga Sunio, noi siamo scesi su questa.
Malga Sunio
Abbraccio o stretta?
La strada fa un tornante a destra e dopo pochi metri sulla sinistra inizia un sentiero che rimane sotto alla strada principale e ci permette di rimanere lontani dal traffico.
Sentiero da malga Sunio verso malga Foraoro
Con qualche leggero saliscendi si arriva ad una specie di vasca coperta, dove un tornante a sinistra ci fa iniziare la salita verso la strada principale.
Sentiero da malga Sunio verso malga Foraoro
Arrivati alla strada principale, si prosegue a sinistra, tornando indietro per pochi metri, fino ad incrociare a destra la strada verso malga Foraoro.
Strada principale
Indicazione per malga Foraoro
Malga Foraoro
Poco prima di arrivare alla malga si trova sulla sinistra l'indicazione del sentiero che porta alla cima del monte Foraoro.
Indicazione nei pressi di malga Foraoro
Pozza sul monte Foraoro
Sentiero del monte Foraoro
Sentiero del monte Foraoro
In circa 40 minuti si arriva alla cima, ma per arrivarci bisogna prendere una deviazione ben indicata vicino a delle cisterne d'acqua.
Tabella per la cima del monte Foraoro
Cisterna sul monte Foraoro
Cippo sul monte Foraoro
Dalla cima si ritorna indietro fino alle cisterne per poi svoltare a sinistra in direzione nord. Si incontra una strana cava e inizia la discesa.
Proseguendo, un albero caduto nasconde un po' il sentiero che rimane più in basso dello stesso. I segni bianchi e rossi sono abbastanza visibili.
Monte Foraoro, strane pietre ...
Sulla piccola radura con l'abete in centro bisogna rimanere a destra dello stesso. La neve ci ha un po' ingannati, ma presto si scioglierà .....
Monte Foraoro - tenere a destra del pino
Monte Foraoro - - Postazione antiaerea
Passata la radura il sentiero riprende leggermente in salita con un tornante a destra.
Poco dopo ci imbattiamo in una tabella che ci fa deviare dal percorso; indica "Postazione di contraerea". Ci si arriva in un minuto.
Monte Foraoro - Verso la postazione antiaerea
Monte Foraoro - Postazione antiaerea
Monte Foraoro - dettaglio postazione antiaerea
Monte Foraoro - dettaglio postazione antiaerea
Terminata la visita alla postazione ritorniamo sul sentiero e in cinque minuti arriviamo al Passo della Pianetta.
Passo della Pianetta
Strada a passo della Pianetta
Al passo prendiamo a sinistra sulla strada asfaltata, che percorriamo per 400 metri fino ad una tabella che indica "Rif. bar Alpino".
Uscita dalla strada verso Bar Alpino
Dopo 5 minuti si arriva ad un altro bivio con l'indicazione per il bar Alpino. Non seguite l'indicazione rimanendo sul sentiero. Pochissimo dopo un altro bivio, rimanete a destra. Il sentiero rimane più o meno sempre pianeggiante e ci vogliono circa 25 minuti per arrivare alla strada principale. Proseguendo a destra per altri 10 minuti si arriva al punto di partenza.
Incrocio vero il bar Alpino da NON seguire
Tenere il sentiero di destra
Sentiero su monte Foraoro
Sulla strada verso bocchetta Paù
Come si raggiunge:
Da Cesuna (VI) si prende la strada che porta al segnalato Rifugio Kubelek e ai cimiteri di guerra. Arrivati alla cappella dei cimiteri di guerra si prende la strada a sinistra che non è più asfaltata, in direzione Rifugio Alpino e Monte Lemerle. Proseguire fino alla fine della strada e prendere a destra fino al punto del parcheggio dopo circa 1,5 km.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Caltrano |
Categoria: | Montagne |
Tipologia: | Storico, Panoramico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.797890 - 11.476550 (45°47'52" N - 11°28'35" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.802515 - 11.451422 (45°48'9" N - 11°27'5" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1286 |
Altitudine di arrivo (m): | 1508 |
Dislivello (m): | 700 |
Difficoltà del percorso: | E - Escursionistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 4 ore |
Km totali: | 10,50 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Storia:
(tratta dai tabelloni in loco)
Il territorio di Caltrano non fu interessato direttamente dagli scontri durante la Grande Guerra, visto che il massimo arretramento italiano durante la Strafexpedition del 1916 giunse alle località più settentrionali di Monte Zovetto e di Monte Lemerle, in Comune di Roana. Pur tuttavia il pericolo di un possibile sfondamento della prima linea indusse lo Stato Maggiore italiano ad erigere una seconda linea trincerata lungo la dorsale occidentale di Cima Fonte, la quale si divideva in due rami a partire dal crinale di Fagaretto: un ramo più avanzato scendeva verso Nord lungo il "menaoro" del Fagaretto per raggiungere Lovarezze, il costo dei Merli, Pozza del Favero, quindi seguire il crinale di Magnaboschi e scendere verso Pra Peluco; un ramo più arretrato proseguiva sino al Passo della Pianetta, risaliva il Foraoro, quindi scendeva verso il Desoleo e Brusabò, aggirava Monte Cucco, costeggiava Monte Paù sino alla bocchetta omonima, per salire infine sulla cresta di Cima del Gallo. Tra le due linee, ed a meridione della seconda, sorsero diverse postazioni, con funzione sia di arresto che di supporto logistico; così vennero fortificati il Monte Carriola, il Monte Foraoro e la sommità del Pau, mentre cospicue opere infrastrutturali (strade, piazzole, terrazzamenti, stazioni funiviarie, ecc.) trovarono posto nelle zone di Fondi, Serona, Foraoro, Sunio, ivi compresa la spettacolare Strada del Generale con l'annessa imponente fortificazione sui risvolti meridionali del Paù.
Bocchetta Paù - Foto storica
9 giugno 1916, trincea di Monte Paù
Siamo arrivati in guerra, è qua sotto ai miei piedi. Siamo al fronte dove gli austriaci ci sparano addosso.
Già cinque soldati del 1° ci hanno rimesso la pelle. Il fatto è che noi soldati, dico quelli come me, tanta esperienza non hanno avuto tempo di farsela e perciò, quando ci comandano di cambiare posizione, noi ad appostarci non siamo veloci e per lor signori austriaci è come sparare alle quaglie.
Il nostro comandante ci ha detto che oggi noi del 96° siamo venuti qui a sostituire i soldati della Brigata Trapani. Ma che sostituire..... quelli della Trapani erano molti meno di noi; per ognuno di loro eravamo tre.
lo dico che siamo venuti a prendere il posto dei morti, non a sostituire i vivi. Quello che io capisco è che noi oggi veniamo a prendere il posto di seicento fantasmi e dare il cambio a duecento uomini vivi.
Stasera tutti noi del 96° siamo arrivati sulla prima linea di monte Paù: dalla nostra postazione vediamo la Val Canaglia e dall'altra parte, c'è la linea della trincea dove adesso ci sono gli austriaci, ma che però prima era nostra; da qui noi possiamo vedere così bene, perchè non c'è più un solo albero vivo su questa terra dove tutto brucia .... anche gli uomini.
(Il Diario di un Fante della Grande Guerra, F. LO FARO - E. QUINTAVALLE)
8 giugno 1916, Monte Pau
Siamo arrivati in prima linea. Ora, se vogliamo, gli Austriaci li possiamo anche vedere in faccia E loro le nostre facce. [...]
A mezzanotte ci hanno fatto uscire come giorno, tutto il mio battaglione in tre scaglioni, e ci hanno fatto salire fino alla Conca Pau'. Passando ho visto le stalle con mandrie e greggi, come da me, solo che qui le chiamano "Malghe" Serona e Sunio. L'alba della montagna è bellissima.
12 giugno 1916, trincea di Monte Paù
Siamo rimasti dentro la Val Canaglia per tutta la notte, ma ordini noi ce ne sono arrivati, e allora i nostri comandanti hanno deciso di farci continuare l'attacco. Alle 4.30 del mattino noi del 3° battaglione e quelli del 1°, nascosti dal buio, abbiamo salito le pendici del Monte Panoccio e stavolta siamo arrivati a meno di trecento metri dalle trincee degli austriaci. Ma nel frattempo ci arriva l'ordine di ripiegare e ci tocca rinculare fino al fondo valle.
Noi che per arrivare a prendere quella maledetta linea avevamo messo la pelle davanti ai fucili non ci spieghiamo perché ora dobbiamo tornare indietro. Alla trincea di Monte Paù siamo riusciti a rientrare solo stasera, alle 18.30, ma morti di fatica perché abbiamo dovuto portare con noi i nostri feriti, 129 soldati e 10 ufficiali. I morti no, quelli li abbiamo dovuti lasciare là in mezzo alla valle, una ventina di noi.
(Il Diario di un Fante della Grande Guerra, F.LO FARO - E.QUINTAVALLE)
Data visita: 09/05/2021
Data pubblicazione: May 13, 2021
Autore: Corrado De Zanche