Nel cuore della Lessinia, a Sant'Anna d'Alfaedo, si trova una fortezza parzialmente nascosta che racconta la storia della Prima Guerra Mondiale in questa zona.
Si tratta del Forte Monte Tesoro, un classico esempio di fortificazione sul modello Rocchi (Generale italiano autore di moltissime opere dedicate alla storia delle fortificazioni militari e principale progettista dei forti di seconda generazione). Costituito da tre corridoi leggermente sovrapposti atti a servire la batteria corazzata situata sul livello più alto, costituita da ben sei cannoni 149A in linea posti su altrettante cupole corrazzate. Nel primo livello, al piano terra, troviamo i depositi e i locali tecnici, nonché il corpo di guardia a difesa dell'ingresso posto centralmente. Ma ora procediamo con ordine e andiamo a scoprire questo tesoro:
Le Caserme
Salendo dal cancello d'ingresso, lungo la strada che risale il Monte Tesoro, troviamo le caserme. Sono costituite da due edifici longitudinali, uno per gli Ufficiali e Artiglieri e l'altro per la Fanteria d'Assedio che presidiava il forte.
Il cancello sulla strada che porta alle caserme
La zona Caserme
La caserma per la Fanteria d'Assedio
La caserma per Ufficiali e Artiglieri
La stalla
Vi erano inoltre altri locali adibiti a magazzini, depositi e la stalla.
La zona servizi igienici
Postazione per artiglieria contraerea
A congiungere le due caserme vi era il blocco dei servizi igienici
La polveriera
Lasciata la zona caserme, troviamo lungo la strada un portone d'ingresso un po' misterioso perché non c'è nessun edificio ed è direttamente sul fianco del monte
Portone d'ingresso alla polveriera
Il breve corridoio che si inoltra nel monte
Il corridoio di collegamento al forte
In realtà si tratta dell'ingresso alla polveriera. Un breve corridoio a T conduce sulla destra a due locali della polveriera
La polveriera principale
La polveriera principale
La polveriera secondaria
Le due polveriere sono diverse per dimensioni, infatti una è molto allungata mentre la seconda è poco più di una stanza.
Originariamente erano costituite da una grande galleria con volta a botte, con all'interno un'altra costruzione in mattoni con relativo tetto in legno a due falde a prova d'acqua. All'interno il pavimento in legno era appoggiato su blocchi di pietra che lo isolavano dall'umidità del suolo. Tutto attorno alla costruzione vi era un scolo per la raccolta dell'acqua che filtrava dalla montagna.
Per la costruzione della polveriera non venivano usati chiodi e i militari addetti al deposito e al prelievo delle polveri da sparo non dovevano indossare calzature con chiodi (molto in uso all'epoca) per evitare il pericolo di esplosioni accidentali.
La scala che supera il dislivello di 66 metri
La scala e il corridoio che porta alla polveriera
L'altro lato del corridoio, a sinistra, conduce ad un piccolo corpo di guardia con la funzione di proteggere una lunga scala che conduce al forte Tesoro. La scala a rampa unica supera il dislivello di 66 metri necessari per raggiungere un locale da dove tramite un montacarichi si innalzavano le munizioni nel forte
Ingresso e Corpo di Guardia
Forte Monte Tesoro
Cancello d'ingresso al forte
La Caponiera
Caponiera a difesa dell'ingresso ...
... e del fossato di Gola
Fossato di gola lato Est
L'ingresso
Fossato di gola lato Ovest
Caponiera
Caponiera sul lato Est
Caponiera sul lato Est
All'estremità Est del fossato di gola, una porta immette ad una lunga caponiera secondaria con la funzione di difendere tutto il lato Est verso la Valpantena.
Interni
Il forte, costruito dal 1905 al 1911, è strutturato su tre piani.
L'ingresso al piano Terra immette in un lungo corridoio trasversale dove troviamo i locali tecnici e depositi.
L'interno della caponiera d'ingresso, notare sul pavimento le botole delle cisterne
Corridoio piano Terra
Locale con l'assito originale dell'epoca
Due lunghe scale poste agli estremi conducono al Primo piano dove sono situate la camerate per la truppa e i magazzini per l'artiglieria.
Corridoio piano Primo
Scale del Primo piano
Locale del Primo piano
In questo corridoio troviamo anche i collegamenti con la trincea esterna
Tunnel di uscita verso la trincea esterna
Scala d'accesso alla trincea
Cupola postazione della mitragliatrice
Pozzo della mitragliatrice in torretta a scomparsa
Salendo al Secondo piano troviamo il corridoio delle batterie, la zona comando e l'osservatorio per dirigere le traiettorie di tiro
Osservatorio
Permetteva, da una posizione protetta, di osservare il territorio circostante e di dirigere il tiro dell'artiglieria
Pozzo dell'Osservatorio in torretta a scomparsa
Cupola dell'osservatorio
Batterie
Lungo il corridoio delle batterie delle ripide scale salgono ai pozzi dove erano posizionati i cannoni da 149/35A, protetti da cupole corazzate di tipo Armstrong di 14 cm di spessore.
Scala d'accesso al pozzo che ospitava uno dei sei cannoni da 149A
Particolari nel pozzo della batteria
Nicchie per l'alloggiamento delle munizioni di pronto impiego
Trincea esterna
Per la difesa del forte lungo il fronte d'attacco è disposta una trincea ad arco. Intagliata sul pendio prospiciente il lato Nord è dotata, sul lato esterno, dei classici gradini per il posizionamento dei fucilieri.
L'inizio della trincea lato Ovest
L'accesso centrale
L'accesso centrale
La trincea esterna collegata con tre accessi al forte, posti due alle estremità e uno al centro del lungo corridoio centrale, era rinforzata da tre mitragliatrici a scomparsa e aveva il compito di battere il fronte e i fianchi del forte da eventuali attacchi nemici
La trincea sul lato Nord
L'accesso alla trincea sul lato Est
Mitragliatrice a scomparsa
Plastico
Nelle stanze del forte è esposto un plastico che ricostruisce fedelmente la struttura del complesso sulla cima del monte Tesoro
Vista aerea del plastico
Il plastico
Installazione artistica
L'uscita di emergenza, creata nel restauro, è divenuta parte integrante di un'opera d'arte
L'uscita d'emergenza
L'uscita d'emergenza vista dall'esterno
Durante la ristrutturazione è stata inglobata nella struttura un'opera artistica, con l'obiettivo di coniugare funzionalità e arte.
Altri particolari del forte
Vista del fronte di gola
Le terrazze sul lato del fronte di gola
Le terrazze sul lato del fronte di gola
Vista del lato Ovest con l'uscita d'emergenza
Il corridoio delle batterie, notare i binari per il trasporto delle munizioni
Nel restauro i pozzi sono stati coperti da semplici cupole in acciaio che richiamano l'effettiva forma delle cupole originarie
Le cupole del forte
Vista delle cupole con in primo piano la torretta d'osservazione
Vista panoramica
Sulla sommità del forte, data la posizione dominante la vista spazia a 360° dai monti circostanti fino al lago di Garda a circa 30 Km
Vista verso Sud
a Est il Monte Santa Viola sede dell'omonimo forte
Il Lago di Garda a circa 30 Km
Veduta a Ovest, verso il Forte Masua
Veduta a Nord con il Corno d'Aquilio, Corno Mozzo, Monte Cornetto, Monte Scriccio e Monte Tomba
Come si raggiunge:
Da Verona, prendere in direzione Nord la strada per Sant'Anna d'Alfaedo lungo la SP12 fino alla sua frazione Corrubio, (attenzione in provincia di Verona ci sono altre località con il medesimo nome o simili: Corrubio o Corrubbio); 500 metri a Sud di Corrubio, sulla destra salendo da Verona c'è uno slargo con l'indicazione del Forte Tesoro.
Dal cancello, se aperto, è possibile proseguire in auto fino alle caserme a circa 1 Km
Il forte normalmente è chiuso ed è visitabile tramite l'associazione che lo gestisce.
Come visitare il Forte Tesoro
Il forte è gestito dall'Associazione Tesoro della Lessinia.
Sito web: https://tesorodellalessinia.it/
Per info o prenotazioni: segreteria@tesorodellalessinia.it
Numero di telefono: +39 331 254 1003
37020 Sant’Anna D’Alfaedo VR, Italia
L'ingresso è a pagamento (8€ al momento della visita) e comprende la visita guidata
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Lessinia |
Provincia / Comune: | Verona / Sant'Anna d'Alfaedo |
Categoria: | Fortificazioni |
Tipologia: | Storico, Panoramico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.596044 - 10.963649 (45°35'45" N - 10°57'49" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.594393 - 10.960560 (45°35'39" N - 10°57'38" E) |
Altitudine di partenza (m): | 800 |
Altitudine di arrivo (m): | 917 |
Dislivello (m): | 117 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 40 minuti |
Km totali: | 1,50 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Storia:
Progettato alla fine dell'Ottocento, come parte della piazza fortificata di Campo Trincerato di Verona, era una componente della Fortezza di Verona nel settore Sinistra Adige. Posizionato sulla sommità di un crinale tra la Valle del Prun e la Valpantena, si trovava in una posizione strategica per controllare la parte centro-occidentale dei Lessini.
Questa fortezza, conosciuta come Forte Monte Tesoro, testimonia l'importanza storica di questa regione durante la Prima Guerra Mondiale. La sua costruzione fu il risultato di un'attenta pianificazione e considerazione, che rifletteva le strategie militari dell'epoca. Il Forte Monte Tesoro fu progettato per fungere da roccaforte difensivo, proteggendo le aree circostanti e garantendo il controllo delle rotte strategiche. La sua posizione sul crinale forniva una vista dominante sul paesaggio circostante, consentendo un'efficace sorveglianza e difesa.
Oggi il Forte si presenta come un sito storico di notevole pregio, offrendo ai visitatori uno sguardo sul passato e sulle vicende che si svolsero in questa regione durante la Prima Guerra Mondiale. La sua natura semi-nascosta aggiunge un'aria di mistero e intrigo, invitando all'esplorazione e alla scoperta.
Mentre esplori la fortezza, non puoi fare a meno di rimanere affascinato dalle meraviglie architettoniche e dagli intricati dettagli che hanno resistito alla prova del tempo. La posizione strategica del forte e il suo ruolo nella storia della regione lo rendono una meta imperdibile per gli appassionati di storia e per coloro che cercano una comprensione più profonda della Prima Guerra Mondiale. In conclusione, il Forte Monte Tesoro a Sant'Anna d'Alfaedo è una gemma nascosta che fa luce sul significato storico della Lessinia durante la Prima Guerra Mondiale. La sua posizione strategica, la brillantezza architettonica e la storia intrigante ne fanno una destinazione accattivante per chi è interessato ad approfondire il passato.
Data visita: 11/06/2023
Data pubblicazione: Dec. 10, 2023
Autore: Flavio Cattelan