Rifugio Castelberto

Rifugio Castelberto

Facile escursione fino al margine Nord della Lessinia (m 1765)

 

In questa pagina vi mostriamo una facile escursione nel cuore della Lessinia che ci condurrà fino al Rifugio Castelberto. L'itinerario non presenta particolari difficoltà in quanto la pendenza è sempre leggera o moderata. Contro: da tenere a mente però la lunghezza di 14 km e la mancanza di tratti boschivi che la rendono sempre esposta al sole; Pro: percorso sempre aperto a 360° che regala grandi panorami.

Rifugio Castelberto

Rifugio Castelberto

 

Il percorso inizia dal parcheggio di Malga Derocchetto situato 100 m dopo l'omonima malga e a circa 6 km dal centro di Erbezzo.

Il parcheggio di Malga Derocchetto, visto dall'inizio del nostro percorso

Il parcheggio di Malga Derocchetto, visto dall'inizio del nostro percorso

Inizio del percorso

Inizio del percorso

Inizia su strada asfaltata, ma appena dopo la prima curva possiamo salire leggermente sul pendio alla nostra destra e prendere un vecchio sentiero in erba che sale a sinistra in costa fino ad una sella. Questo tratto di sentiero ci permette di evitare l'aggiramento su strada del colle alla nostra sinistra, strada che invece consigliamo per le bici.

 

Subito il panorama iniziare a spaziare alla nostra sinistra intravedendo la catena del monte Baldo.

Sullo sfondo la catena del monte Baldo

Sullo sfondo la catena del monte Baldo

Le colline intorno a noi invece mostrano alcune grotte, segno del passaggio della Grande Guerra in queste zone.

Alcune grotte testimoniano il passaggio qui della Grande Guerra

Alcune grotte testimoniano il passaggio qui della Grande Guerra

Scendendo dalla sella ci ricongiungiamo alla strada e attraversiamo Bocchetta della Vallina, scoprendo una targa che  indica che stiamo percorrendo proprio una vecchia strada militare che da Erbezzo conduce fino al Rifugio Castelberto, costruita nel 1915 ad opera della 10a Compagnia del 3° Genio.

Appena passata la sella

Appena passata la sella

Il tratto in discesa dalla sella

Il tratto in discesa dalla sella

Bocchetta della Vallina

Bocchetta della Vallina

La targa a ricordo del lavoro di costruzione della strada

La targa a ricordo del lavoro di costruzione della strada

STRADA DA CASTELBERTO VERSO ERBEZZO
INIZIATA IL 15 AGOSTO
ULTIMATA IL 20 SETTEMBRE 1915
DALLA 10 COMPAGNIA M. T. DEL 3 GENIO
DA CASTELBERTO Km 6,5

Il nostro percorso  sempre verso Nord, le auto che s'intravedono in fondo sono quelle al Bivio del Pidocchio

Il nostro percorso sempre verso Nord, le auto che s'intravedono in fondo sono quelle al Bivio del Pidocchio

Il Gruppo del Carega

Il Gruppo del Carega

Vista verso Est: il Monte Sparavieri e il Monte Tomba

Vista verso Est: il Monte Sparavieri e il Monte Tomba

Passata la bocchetta, cambiamo versante e l'orizzonte si apre ora alla nostra destra, possiamo così iniziare ad apprezzare la vista verso il Monte Tomba e il Gruppo del Carega.

Vista del Monte Tomba

Vista del Monte Tomba

I rifugi Monte Tomba e Primaneve

I rifugi Monte Tomba e Primaneve

Il Bivio del Pidocchio con le auto dei gestori del rifugio

Il Bivio del Pidocchio con le auto dei gestori del rifugio

 

Il percorso si snoda sempre in dolce salita, permettendoci di vedere alcuni tratti caratteristici del paesaggio, come numerose pozze di varia grandezza e curiosi muretti a secco non molto alti per la verità ma particolarmente lunghi.

Una delle numerose pozze d'acqua

Una delle numerose pozze d'acqua

I dolci pendii solcati da lunghi muretti a secco

I dolci pendii solcati da lunghi muretti a secco

Altra caratteristica della Lessinia, spesse lastre in pietra lavorate

Altra caratteristica della Lessinia, spesse lastre in pietra lavorate

 

Il nostro incedere ci porta via via a sfiorare le numerose malghe qui presenti, incrociamo così prima Malga Lessinia che troviamo aperta e poi Malga Pidocchio che però è abbandonata.

Il rifugio alpino di Malga Lessinia a 1616 m.

Il rifugio alpino di Malga Lessinia a 1616 m.

Foto ricordo a Malga Lessinia

Foto ricordo a Malga Lessinia

Malga Lessinia

Malga Lessinia

 

E' possibile notare il caratteristico tetto in lastre di pietra della Lessinia. Inoltre un ampio recinto costituito sempre da lastre permette di tenere alla larga gli animali al pascolo estivo.

Alla Malga Lessinia possiamo trovare della buona cucina, sia all'esterno in modalità panini e piatti veloci, sia in modalità più "slow" nel ristorante interno.

Malga Pidocchio

Malga Pidocchio

Ricordatevi di questa malga Pidocchio perché nelle sue vicinanze troveremo qualcosa di particolare sulla strada del ritorno.

Parcheggio del Rifugio Castelberto

Parcheggio del Rifugio Castelberto

Cappella dedicata al Signore delle Cime

Cappella dedicata al Signore delle Cime

Tratto del sentiero verso il Rifugio Castelberto

Tratto del sentiero verso il Rifugio Castelberto

Continuando nel nostro itinerario incrociamo un altro parcheggio, questo è quello del Rifugio Castelberto, da indicazioni ricevute anche da altri escursionisti ci fa capire che il divieto di transito non è sempre detto sia al parcheggio di Malga Derocchetto dove abbiamo lasciato l'auto, ma che venga posizionato o tolto a seconda delle necessità o dei giorni della settimana. A nostro parere, era presente perché alcuni tratti di strada presentavano ancora tracce di neve. Quindi potrebbe essere che in altri periodi troviate il divieto posizionato più avanti lungo la strada. Tenete presente che dal parcheggio del Pidocchio è necessaria solo un'ora per raggiungere il rifugio.

Non mancano le indicazioni del percorso, sempre dritto!

Non mancano le indicazioni del percorso, sempre dritto!

La dorsale di Castelberto, con vista sul rifugio

La dorsale di Castelberto, con vista sul rifugio

Non rimane che l'ultimo tratto da percorrere in mezzo alla neve

Non rimane che l'ultimo tratto da percorrere in mezzo alla neve

Il percorso da seguire è ben delineato, in questo periodo con le piste da sci di fondo ancora aperte, il sentiero segue la dolce dorsale di Castelberto, lasciando libera la strada agli sciatori. Ora che il Rifugio è in vista il tracciato corre sulla neve ben battuta seguendo i paletti segnavia.

Rifugio Castelberto

Rifugio Castelberto

In breve si giunge al Rifugio Castelberto, sede di una vecchia caserma ora è un caratteristico rifugio alpino, infatti la targa all'esterno recita:
CASTELBERTO
EX CASERMA DEL 1915 SITUATA SUL 
CONFINE AUSTRO UNGARICO 
RISTRUTTURATA NEL 2009 ED
ADIBITA A RIFUGIO ESCURSIONISTICO.

Il Rifugio Castelberto

Il Rifugio Castelberto

Il Rifugio Castelberto con la tipica recinzione in lastre

Il Rifugio Castelberto con la tipica recinzione in lastre

Ben restaurata, l'ex caserma permette di godere all'interno del calore tipico dell'ambiente montano, la buona cucina e il personale simpatico vi guideranno nella scelta di buoni piatti. All'esterno, in un'area delimitata sempre dalle caratteristiche lastre in pietra, una serie di tavoli vi permetteranno di usufruire del servizio al bar esterno sia con panini ma anche con primi e secondi caldi. 

Il Rifugio Castelberto da Nord

Il Rifugio Castelberto da Nord

Proseguendo poco oltre il rifugio si giunge al limite della scarpata, dove troviamo una serie di trincee e cunicoli della I^ Guerra Mondiale. In questo punto strategico era posizionato un'osservatorio che permetteva di spaziare con lo sguardo lungo la Valle dell'Adige fino a Mori, Rovereto e oltre; e di osservare tutti i monti e le cime circostanti, dalla dorsale del Monte Baldo, al Monte Altissimo di Nago, al Monte Stivo, compreso l'Adamello e il Gruppo del Brenta, passando poi per i Gruppi del Pasubio e del Carega.

Il piccolo osservatorio al centro delle trincee

Il piccolo osservatorio al centro delle trincee

La catena del Monte Baldo, con in evidenza Cima Valdritta m. 2218

La catena del Monte Baldo, con in evidenza Cima Valdritta m. 2218

Vista a 180° verso Est, dal Gruppo del Pasubio, il Carega fino al rifugio Castelberto

Vista a 180° verso Est, dal Gruppo del Pasubio, il Carega fino al rifugio Castelberto

Il maestoso Gruppo del Carega

Il maestoso Gruppo del Carega

Il gruppo del Pasubio e due cime del gruppo del Carega

Il gruppo del Pasubio e due cime del gruppo del Carega

Vista sulla Valle dell'Adige, fino a Mori e Rovereto

Vista sulla Valle dell'Adige, fino a Mori e Rovereto

 

Il panorama qui si apre sempre più permettendoci di distinguere varie cime attorno a noi.

 

Nel percorso di ritorno che ripercorre lo stesso itinerario è possibile variare leggermente e decidere se seguire la strada o la cima della dorsale. E' così infatti che seguendo la strada nei pressi di Malga Pidocchio notiamo un complesso di rocce molto particolare che ci riporta alla Grande Guerra, qui un approfondimento.

Altri panorami e scorci particolari sono visibili in questa pagina.

 


Natura e Ambiente:

Tratta dai tabelloni in loco

Il territorio lessinico si estende per oltre 820 km² tra la Provincia di Verona e quella di Trento e geograficamente si situa nella parte sudorientale della catena alpina nelle Prealpi Venete; i suoi confini sono ben delineati con il solco della valle glaciale dell'Adige ad Ovest, con la profonda incisione della Val dei Ronchi a Nord e con i centri urbani e le aree agricole della pianura Veronese a Sud, verso i quali si adagiano le dorsali collinari che sovrastano le principali vallate. Il confine orientale, meno netto dei precedenti, si delinea lungo la dorsale che separa la Val d'Alpone dalla vicentina Valle del Chiampo.

Dalle aree pianeggianti pedemontane fino alle sue vette la Lessinia può essere suddivisa in tre differenti ambiti paesaggistici, ognuno dei quali è riconoscibile per alcuni aspetti naturali e umani che le caratterizzano: La zona pedemontana e collinare, che si estende dai fondovalle fino ai 600-800 metri delle dorsali, dove spiccano le diffuse coltivazioni a vite, ulivo e ciliegio; la zona di media montagna, tra gli 800 e i 1.200 m circa, in cui si situano i principali centri abitati e la gran parte delle tipiche contrade lessiniche; la zona degli alti pascoli, tra i 1.200 metri e le vette orientali che Superano i 1800 metri, caratterizzata dalle oltre 100 malghe d'alpeggio e dalle fitte foreste di faggio e abete che occupano i versanti più impervi.

Un’attenta osservazione del territorio lessinico permette di individuare una quarta subzona che, anche se dal punto di vista altimetrico, è compresa nelle tre precedenti partizioni, presenta caratteri ben specifici: è la zona dei vaj e delle valli. È lungo i ripidi versanti di queste strette conche ed avvallamenti che si rinviene la vegetazione più fitta dei Monti Lessini; anche se queste aree boscose non possono essere definite naturali in quanto per secoli utilizzate dall'uomo per ottenere legna da ardere e carbone ligneo, sono comunque queste le zone dove la fauna lessinica ha potuto conservarsi e proliferare. Aprendosi dalle aree degli alti pascoli i vay dell'Anguilla, dei Falconi e della Marciora tagliano l'alta montagna lessinica confluendo nell’ampia Val Pantena; valli più profonde solcano l'intera Lessinia dalla montagna fino alla pianura, come nel caso della Val d'Illasi o della Val Squaranto, oppure scendono dall'alta collina come le valli di Fumane, di Marano e di Negrar ad Ovest, o le valli di Mezzane, di Tramigna o d’Alpone ad Est. I ripidi versanti di questi vaj, assieme alla gran parte della zona degli alti pascoli e ad alcune piccole aree interessate dalla presenza di particolari valenze naturali, sono dal 1990 parte integrante del Parco Naturale Regionale della Lessinia, che si estende per poco più di 100 km², tra la provincia di Verona e quella di Vicenza.


Come si raggiunge:

Dal comune di Erbezzo in provincia di Verona, proseguire verso Nord seguendo la SP13 in direzione Sant'Anna d'Alfaedo, appena fuori dal paese troverete sulla destra le indicazioni per Castelberto e Malga Lessinia, seguite la strada e le successive indicazioni per circa 5,5 Km da questo punto, fino a raggiungere il parcheggio subito dopo Malga Derocchetto


Tempi di percorrenza:

Tra andata e ritorno sono necessarie 4h e 15 minuti, soste escluse


Carta Topografica:

Carta turistica per escursionisti: LESSINIA - Del Comitato Gruppi Alpinistici Veronesi - Scala 1:25000


Mappe Interattive:

Rifugio Castelberto

SCHEDA PERCORSO
Zona:Lessinia
Provincia / Comune:Verona / Erbezzo
Categoria:Montagne, Rifugi
Tipologia:Naturalistico, Storico, Panoramico
Periodo storico:Prima Guerra Mondiale
Coordinate punto di arrivo:45.718200 - 11.017300
(45°43'5" N - 11°1'2" E)
Coordinate parcheggio:45.671202 - 11.000710
(45°40'16" N - 11°0'2" E)
Altitudine di partenza (m):1415
Altitudine di arrivo (m):1765
Dislivello (m):420
Difficoltà del percorso:E - Escursionistico
Ore a piedi:
(andata e ritorno, esclusa visita)
4 ore 15 minuti
Km totali:14,00
Come si raggiunge:A piedi, In mountain bike

Data visita: 12/03/2023
Data pubblicazione: 19 Marzo 2023

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