Il Castello di Ossana
Nella bella Val di Sole i castelli non sono molti ma se vi dovesse capitare di percorrere la strada che porta verso il passo del Tonale per visitare i vari forti che vi si trovano lassù, fermatevi a visitare l'antico castello di Ossana, chiamato anche castello di San Michele per l'antica chiesa che si trovava al suo interno e di cui oggi rimane solo il basamento. Al viaggiatore il castello appare fin da subito possente e dominante, il mastio si erge con i suoi 25 metri di altezza e la fa da padrone sul paese; dalla strada é ben visibile, quindi il nostro consiglio é di fermarsi e godersi la visita di questo antico maniero anche per poter salire ogni gradino del mastio e godersi la visuale che offre.
Uno sguardo verso Peio
Uno sguardo verso Ossana
La prima struttura che si trova vicina al castello é questa torre semi circolare
La torre semi circolare
La torre semi circolare del Castello di Ossana
Sotto il ponte levatoio vi é un piccolo cortile chiuso da un muro, con un'unica apertura
Castello di Ossana
Il cortile sotto il ponte levatoio
Proseguendo si passa il ponte levatoio (che ora é un ponte fisso) e si oltrepassa la prima cinta di mura
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Si passa attraverso una prima torre e li si osservano i ruderi della cinta muraria con accanto delle costruzioni
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Nella parte settentrionale della prima cinta muraria vi é un edificio di cui rimane ben poco, probabilmente erano scuderie e depositi
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Prima di entrare nel castello percorrete la prima cinta di mura, vi potrete godere il panorama intorno a tutto il castello
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Ora si entra nella parte principale del castello, sopra l'entrata principale possiamo notare due cose interessanti, una é una piombatoia coperto, costruito sopra gli ingressi delle torri era una difesa dal quale i difensori potevano lanciare pietre o olii bollenti (a piombo) sulle truppe assalitrici; l'altra peculiarità é l'incisione della probabile data di costruzione del castello 1410
La piombatoia sopra l'ingresso
La piombatoia
L'incisione con la probabile data di costruzione del castello
Quando si entra nella parte principale la prima cosa che si nota é il poderoso mastio
il mastio
il mastio
il mastio
A destra troviamo ciò che resta del possente palazzo federiciano
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Nel palazzo federiciano troviamo una cisterna
Lato del palazzo federiciano
l'ingresso alla cisterna
Il fondo della cisterna
La volta a botte della cisterna
Proseguendo la nostra visita, si salgono le scale e sull'angolo della stanza di un tempo troviamo due grandi finestre dove probabilmente vi era la guarnigione a difesa del palazzo
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Continuando arriviamo ai locali sopra la porta d'ingresso e alle due finestre vicine che si sono conservate.
Come possiamo notare dalle panche sui bordi della finestra siamo nel piano nobile, infatti esse servivano ad accogliere le dame del palazzo intente alla lettura o magari nei lavori di ricamo.
Castello di Ossana
Uno sguardo sulla valle
Castello di Ossana
Una panca sul lato della finestra
Una finestra del piano nobile
Nel cortile a sinistra incontriamo altre strutture con moderne coperture a protezione dei lavori fatti
Castello di Ossana
Castello di Ossana
Gli interni delle strutture
interni dei locali
interni dei locali
interni dei locali
interni dei locali
interni dei locali
Di lato ciò che rimane dell'antica chiesa di San Michele il nucleo originario del castello
Basamento della chiesa di San Michele
Basamento della chiesa di San Michele
Basamento della chiesa di San Michele
Basamento della chiesa di San Michele
Basamento della chiesa di San Michele
Accanto al mastio altre strutture
Strutture accanto al mastio
Strutture accanto al mastio
Strutture accanto al mastio
Strutture accanto al mastio
Strutture accanto al mastio
Strutture accanto al mastio
Ora si entra all'interno del mastio
La base del Mastio
La base del Mastio
La base del Mastio
La base del Mastio
La base del Mastio
L'interno del possente mastio come si presenta dopo i lavori di recupero
Il Mastio
Il Mastio
Il Mastio
Il Mastio
Il Mastio
Il Mastio
Con questa immagine del Castello visto dal paese si conclude la nostra visita
Castello di Ossana visto dal paese
Storia:
Tratta dal libro Guida ai Castelli del Trentino di Giuseppe Gofer
La storia di questo maniero inizia da molto lontano con leggende e storie di battaglie, non si conosce con sicurezza l'epoca di costruzione del castello di Ossana, forse é sorto sull'area di un castelliere e forse la rupe é servita nell'alto Medioevo come ricovero dalle popolazioni della zona. Ipotesi attendibile dato che da qui passava un'importante strada che metteva in comunicazione, attraverso il valico del Tonale, le valli del Noce e quindi il Trentino con la Val Camonica.
Per avere la prima notizia certa della rocca di Ossana, bisogna risalire al 1191, anno in cui fu steso un atto rogato nella camera episcopale del castello, allora chiamato . Il documento é molto importante perché oltre a riferire che in quell'epoca il castello esisteva già confermerebbe che il fortilizio era di proprietà diretta del Principe Vescovo di Trento. La sua importanza era notevole essendo uno dei più lontani dalla capitale del Principato in un luogo di confine e a controllo della strada del Tonale. Perciò i vescovi lo ebbero sempre a cuore fotificandolo e difendendolo gelosamente contro le mire ambiziose dei Mainardi.
Quale possesso della Mensa vescovile, Ossana cadde in potere di Sodegerio da Tito nel 1237 e nella seconda metà del secolo di Mainardo II del Tirolo. Il conte del Tirolo vi teneva un capitano e una discreta guarnigione. Naturalmente mai il Vescovo di Trento si rassegnò alla perdita di un sì importante luogo e le lotte che il contestato possesso ha provocato sono state ripetute e aspre. Sembra che alla fine il castello abbia subito gravi danni se, quando nel 1412 l'arciduca d'Austra Federico infeudò il Dosso di San Michele, il nobile Giacomino De Federici di Erbano in Val Camonica lo ricostruì ex nuovo.
L'opera sarebbe stata eseguita fra il 1420 e il 1440 e ultimata dal figlio di Giacomino, l'ambizioso e prepotente Federico che nel 1430 ottenne l'investitura ufficiale anche dal Vescovo di Trento, senza però diritto di giurisdizione.
La famiglia De Federici andò incontro ben presto a rapida decadenza e nel 1517 i fratelli Michele, Francesco e Gerolamo dovettero cedere in pegno di una rilevante somma, con il permesso del Vescovo, la rocca con alcuni possedimenti e cacce a Antinio Thun di Castel Caldès. E fu per incuria dei Tono che nel 1525 la fortezza di Ossana cadde in mano ai rivoltosi dopo due giorni di assedio. Il castello fu messo a scacco e solo nel 1527 poté tornare in possesso dei nobili De Federici.
Fu restaurato e abbellito da Cristoforo capitano vescovile per le valli del Noce nel 1560. Il casato si estinse con la sua morte e con quella del fratello Giacomino.
Verso il 1580 il Vescovo Ludovico Madruzzo infeudò del castello Cristoforo Federico De Heydorf, capitano delle valli a Coredo. Nemmeno un secolo più tardi, per l'esattezza nel 1640, il castello di Ossana con tutte le sue rendite e investiture fu acquistato da Marcantonio Bertelli, consigliere arciducale ricevendone l'investitura dal Principe Vescovo di Trento. I Bertelli restarono proprietari del castello fino alla loro estinzione, avveuta nel 1822. Poi verso la metà del secolo esso fu acquistato dal conte Giuseppe Zizzo De Noris e fu anche della baronessa Suinter. Ma ormai era una vasta rovina che nessuno voleva più acquistare difatti prima i francesi (1797), poi i bavaresi (1806) lo avevano occupato e saccheggiato.
Dopodiché la storia più recente riporta il castello alla Grande Guerra dove fu usato come deposito dalle truppe austriache. Infine abbandonato divenne zona di pascolo per gli abitanti del paese e solo recentemente é stato restaurato e aperto al pubblico.
La Val di Sole vista dal Castello di Ossana
Collocazione geografica:
Il castello di Ossana si trova nella bella Val di Sole, nel punto di confluenza con la Val di Peio, a circa 15 chilometri dal passo del Tonale, dove la presenza di forti e fortificazioni é massiccia, su questi luoghi infatti correva la prima linea austriaca.
Come si raggiunge:
Da Trento seguite le indicazioni per Mezzolombardo, quindi per Cles dove sul percorso potete vedere il bel castello di Cles, poi tenete la statale SS42 fino a Dimaro anche qui sul percorso potete vedere un castello da poco restaurato ed aperto al pubblico, il castello di Caldes, 12 chilometri dopo Dimaro in direzione del Passo del Tonale troverete il paese di Ossana e il castello sulla vostra sinistra, se proseguite verso il Tonale c'é il museo della Grande Guerra nel Forte di Strino.
Tempi di percorrenza:
Parcheggiando la macchina sotto al castello sono sufficienti 10 minuti per raggiungere il castello
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Adamello-Brenta |
Provincia / Comune: | Trento / Ossana |
Categoria: | Castelli |
Tipologia: | Storico, Culturale |
Coordinate punto di arrivo: | 46.307968 - 10.736770 (46°18'28" N - 10°44'12" E) |
Coordinate parcheggio: | 46.307582 - 10.735900 (46°18'27" N - 10°44'9" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1000 |
Altitudine di arrivo (m): | 990 |
Dislivello (m): | -10 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 10 minuti |
Km totali: | 0,20 |
Come si raggiunge: | A piedi, In auto |
Data visita: 03/08/2015
Data pubblicazione: Dec. 8, 2015
Autore: Denis B.
Coautore: Flavio Cattelan