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Castel Belfort
Percorrendo la strada che porta al parco faunistico di Spormaggiore, si passa davanti a questo bel maniero e dopo averlo visto solo da lontano la decisione di visitarlo é stata presa anche per gli importanti lavori di recupero che sono stati eseguiti e vi assicuro che ne vale veramente la pena, senza contare il panorama che offre sulla vallata sottostante.
La visita é una piacevole passeggiata che si snoda tra antiche mura che trasudano di storia e grazie ai primi lavori di recupero sono stati fatti, la visita é proprio interessante.
Il recupero sul castello si nota fin dall'inizio con il portale d'ingresso ben ripulito e con un tabellone che descrive la sua storia
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Il cartello
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Visto da inizio sentiero
Una volta passato il portale e visto il primo tratto di mura, un ulteriore tabellone illustra la zona
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Il portale ad arco
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Il primo troncone di mura
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Il cartello
Oltrepassato il cancello ci portiano a sinistra dove troviano un altro spezzone di muro isolato
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Il cancello
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Il portale visto da dentro
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Un troncone isolato
Sul lato che guarda verso il fondovalle il castello é circondato da una seconda cerchia di mura, che probabilmente arrivava fino all'entrata
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Le mura
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Le mura
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Le mura
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Le mura
La torre é tozza e quadrata. Grazie ai lavori di restauro si può raggiungere il suo interno tramite una scala a chiocciola
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La torre di Castel Belfort
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La torre
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Un apertura
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L'interno ora vuoto
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Una feritoia
La scala e la passerella per la torre
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la struttura che contiene la nuova scala
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La passerella
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La passerella
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La vista verso il fondo valle
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La passerella vista dall'interno della torre
Le parti interne del castello e i soffitti non ci sono più, sono rimasti parzialmente i muri perimetrali e alcuni muri interni che dividevano i locali
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La struttura vista dal cortile interno
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Locali interni
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Locali interni
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Locali interni
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Locali interni
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Locali interni
Sul retro del Castello passa un sentiero così da poter osservare l'antico maniero anche nella parte posteriore, dove troviano un vecchio muro, parte di una struttura separata dal castello
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Castel Belfort
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Tratto del sentiero sul retro di Castel Belfort
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Castel Belfort
Altre immagini
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Castel Belfort
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Castel Belfort
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Castel Belfort
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Castel Belfort
Qui qualche ospite del centro faunistico di Spormaggiore
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Una Capretta
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Un Orso
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Una coppia di Lupi
Storia:
Foto e testo tratto dal libro: Castelli del Trentino di Flavio Faganello e Roberto Festi
Sorto come punto fortificato nei primi del 1300, Belfort é ormai solo un cumulo di rovine dominate dalla possente sagoma della torre, elemento che, sopravissuto nel tempo, lo propone all'attenzione per il suo storico passato. La posizione, pur assicurando un ottimo controllo delle vie di comunicazione, non fu mai ideale dal punto di vista strategico-militare. Affidato in feudo da Enrico Conte del Tirolo (1311) ad una famiglia locale, il castello passò nelle mani di diversi feudatari, per giungere "alla fine del Seicento" alla famiglia dei nobili Saracini. La genesi costruttiva é di facile lettura: l'avancorpo, servito da un terrapieno in salita ed in seguito coronato da un portale settecenteco, é l'elemento più antico ed assieme al mastio (25 metri di altezza) rappresenta il nucleo mediovale del complesso. Ancora più arretrato era situato il palazzo, per il quale é ormai impossibile intraprendere un'analisi tipologica. Un disegno ottocentesco, conservato presso il museo Ferdinan Deun di Innsbruck, testimonia che ancora nel secolo scorso si conservava intatto il volune del palazzo settecentesco edificato dai Saracini a ridosso della parte più antica. Questa ricostruzione, necessaria per un precedente grave incendio, diede forma ad un edificio piuttosto vasto, impostato su due piani ed utilizzato dalla famiglia come residenza estiva Iil coronamento delle murature perimetrali era merlato. Durante il periodo Napoleonico esso subì saccheggi e devastazioni. Lo stato attuale é quello descritto in apertura: efficace e quanto mai suggestivo é l'inserimento nel paesaggio, coronato ad ovest dalle cime del Gruppo di Brenta. Ad oggi il castello é ststo oggetto di restauro e l'accesso é libero al pubblico.
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L'antico castello Belfort in una stampa dell'Ottocento, quello a sinistra é Castel Sporo
Collocazione geografica:
Il castello si trova tra Spormaggiore ed il paese di Cavedago, in provincia di Trento
Come si raggiunge:
Da Trento seguite le indicazioni per Mezzolombardo, quindi seguite le indicazioni per il lago di Molveno, il castello é lungo la strada statale SS421 dopo il paese di Spormaggiore
Tempi di percorrenza:
Il tempo di percorrenza é di 5 minuti, il castello si trova a fianco della statale
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Adamello-Brenta, Paganella - Bondone - Baldo - Garda |
Provincia / Comune: | Trento / Spormaggiore |
Categoria: | Castelli |
Tipologia: | Paesaggistico, Storico |
Coordinate punto di arrivo: | 46.204766 - 11.040060 (46°12'17" N - 11°2'24" E) |
Coordinate parcheggio: | 46.204922 - 11.041002 (46°12'17" N - 11°2'27" E) |
Altitudine di partenza (m): | 720 |
Altitudine di arrivo (m): | 735 |
Dislivello (m): | 15 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | |
Come si raggiunge: | A piedi |
Data visita: 27/07/2013
Data pubblicazione: Feb. 22, 2016
Autore: Denis B.
Coautore: Flavio Cattelan