
Con questa facile escursione ad anello si può visitare il monumento a Papa Giovanni Paolo II e l'osservatorio di Monte Cimon. Entrambi sono raggiungibili con un percorso più breve che parte dal rifugio Campomulo, ma si perderebbe quel passaggio meraviglioso tra la croce di Ongara e le due casare di Ongara.
Siamo partiti dagli impianti sciistici delle Melette, appena oltrepassato il ponte si vede sulla sinistra la strada (chiusa al traffico) che sale verso il monte Ongara.
Una dolce salita che attraversa la pista da sci, ci porta in una ventina di minuti presso la croce di Ongara.

Inizio del percorso

Impianti di risalita

Verso casara Ongara davanti
Si prosegue a destra in direzione nord-ovest passando vicino a dei ripetitori.

Verso casara Ongara davanti

Vista verso i ripetitori
La strada continua la sua salita fino ad un incrocio (simile ad un tornante) dove si tiene a destra in direzione nord-est fino a raggiungere casara Ongara davanti.
Molto particolari le formazioni rocciose della zona.

Particolari delle roccie

Casara Ongara davanti
Arrivati alla casara si gira a sinistra in direzione ovest e la strada inizia ad essere più pianeggiante.

Mucche curiose controllano gli escursionisti

Verso casara Ongara di dietro

Verso casara Ongara di dietro

Casara Ongara di dietro
Superata la casara già si intravede la zona del monumento a Papa Giovanni Paolo II. Si prosegue sulla strada fino ad una tabella che indica di uscire dalla stessa.

Zona del monumento

verso il monumento

Indicazione

Zona del monumento

Benedizione

Papa Giovanni Paolo II

Zona del monumento
Dal monumento proseguendo in discesa verso sud per pochi metri si possono vedere altre strane rocce.

Rocce

Rocce

Vista sul monte Fior e la città di roccia
Visitato il monumento si prosegue il sentiero fino al bivio che indica la direzione per l'osservatorio.

Verso l'osservatorio

Indicazioni verso l'osservatorio

Sentiero verso l'osservatorio
Il sentiero costeggia un evidente trinceramento.

Trincea
In pochi minuti si arriva all'osservatorio.

Osservatorio di monte Cimon

Osservatorio di monte Cimon

Osservatorio di monte Cimon
Dall'osservatorio la vista è verso Asiago, val di Nos e monte Zebio.

Crocetta di Zebio

Asiago
Si ritorna per la stesso sentiero fino alla tabella e proseguiamo seguendo l'indicazione verso Fiara.
Dopo pochi minuti si incrocia una strada, si scende a destra verso il rifugio Campomulo.

Verso Campomulo

Verso Campomulo

Verso Campomulo

Verso Campomulo

Rifugio Campomulo
Al rifugio si prosegue a destra sulla strada asfaltata scendendo verso le Melette. Non essendoci il marciapiede ricordo che il codice della strada dice che è obbligatorio camminare sul lato opposto al senso di marcia così da vedere le macchine ed eventualmente spostarsi in caso di pericolo.
Lungo la discesa si incontra anche la chiesetta ai caduti, molto caratteristica.

Chiesetta ai caduti

Chiesetta ai caduti

Chiesetta ai caduti
Come si raggiunge:
Da Gallio (VI), in direzione Foza-Enego, poco prima di uscire dal paese si trova sulla sinistra una strada in salita con chiare indicazioni Melette, Campomulo, M.Ortigara. Si procede fino al parcheggio dell'impianto sciistico delle Melette.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Gallio |
Categoria: | Montagne |
Tipologia: | Naturalistico, Paesaggistico, Storico, Panoramico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.933580 - 11.542540 (45°56'0" N - 11°32'33" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.921040 - 11.561000 (45°55'15" N - 11°33'39" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1442 |
Altitudine di arrivo (m): | 1707 |
Dislivello (m): | 390 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 2 ore 30 minuti |
Km totali: | 9,50 |
Come si raggiunge: | A piedi, In mountain bike |
Storia:
(tratta dai tabelloni in loco)
OSSERVATORIO DI MONTE CIMON
Il 16 giugno del 1916, smorzatesi gli effetti della Strafexpedition (spedizione punitiva), il comando Austro-Ungarico decise di ritirare le proprie truppe su una posizione facilmente difendibile, la cosiddetta Winterstellung, attestandosi tra il 24 e il 25 giugno lungo la linea di difesa che dall'Ortigara scendeva verso sud toccando i monti Campigoletti, Chiesa, Forno, Colombara, Zebio, Mosciagh, Rasta.
I reparti italiani andarono ad occupare e rafforzare, nei mesi che seguirono, una propria linea antistante a quella nemica, che dal punto più elevato di Cima Caldiera scendeva verso sud toccando M. Lozze, Cima delle Saette, M. Fiara, M. Zebio, Asiago, con l'obiettivo di riconquistare, con un'offensiva prevista per il 1916 e poi posticipata al mese di giugno 1917, la parte sommitale dell'Altipiano.
L'osservatorio di Monte Cimon è collocato sulle pendici meridionali dell'omonimo Monte (1768 m) ad una quota di circa 1700 m. Nelle immediate vicinanze furono realizzati dalla IV Armata imponenti lavori di rafforzamento della prima linea di difesa ad oltranza, comprendenti opere quali trincee, camminamenti, postazioni per mitragliatrici scoperte e in caverna, caverne ricovero, gallerie, i cui resti sono ancora oggi ben visibili.
Così scriveva il Comando del XX Corpo d'Armata in una nota dell'11 aprile 1917: "...nel sottosettore ha caratteristica funzione di ridotto di riconquista il Monte Fiara specialmente dopo che saranno fatti i lavori per allacciarlo a Malga Fiara da una parte, ed a Passo Stretto dall'altra. e cosi dicasi di Monte Cimon e M.Baldo che a lavoro ultimato saranno caposaldi costituiti da uno scavo a circuito chiuso, circondati tutto intorno da reticolato..."
L'osservatorio, che si trova pertanto lungo il complesso sistema di opere difensive che collegavano il sistema fortificato di Monte Cimon a nord e quello di Monte Nos a sud, è collocato in posizione dominante sulla sottostante Val di Nos; ripulito dalla vegetazione e consolidato grazie ad un intervento realizzato nel 2014 dall'Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e dal Comune di Gallio, consente una visione ideale del campo di battaglia di Monte Zebio, distante pochi chilometri in linea d'aria, della conca di Asiago verso sud e di tutta la linea austro ungarica verso nord, fino all'Ortigara.
Data visita: 10/07/2021
Data pubblicazione: July 21, 2021
Autore: Corrado De Zanche