Baita Segantini
Ci troviamo a Passo Rolle ai piedi delle Pale di San Martino, in uno dei passi pi conosciuti e dal quale si inizia a godere della maestosità delle Dolomiti. L'escursione inizia lasciando l'auto nel parcheggio all'ultimo tornante prima del Passo Rolle salendo dalla Val Cismon (San Martino di Castrozza/Fiera di Primiero).
Percorso
Baita Segantini - Il tabellone all'inizio del percorso
Baita Segantini - le indicazioni al parcheggio
Baita Segantini - La strada sterrata
Le indicazioni non mancano e la strada sterrata sale dolcemente, ma se ci voltiamo all'indietro il panorama appare subito accattivante
Baita Segantini - parcheggio al tornante
Baita Segantini - panoramica sul primo tratto del sentiero
Le indicazioni per la Baita Segantini non mancano ed è sufficiente seguire la comoda carrareccia che parte dal tornante per trovarsi immersi nei prati e avere sempre più un'altra prospettiva del Passo Rolle.
Baita Segantini - tratto del percorso
Baita Segantini - sentiero
Volendo é possibile seguire alcune scorciatoie che accorciano il percorso.
Baita Segantini - vista verso il Colbricon
Baita Segantini - il gruppo della Pale di San Martino
Baita Segantini - Capanna Cervino e il Castellazzo
Baita Segantini - Il Castellazzo
Ben presto, in circa 15-20 minuti, si giunge al Rifugio Capanna Cervino e alla diramazione verso il Trekking del Cristo Pensante che porta alla cima del monte Castellazzo.
Baita Segantini - Panoramica verso Val Travignolo (Paneveggio-Predazzo)
Panorama verso Ovest, a sinistra il Colbricon e a destra il Castellazzo.
Baita Segantini - Val Travignolo, al centro monte Dossaccio
Baita Segantini - Forte Dossaccio
La strada prosegue in moderata pendenza con ampie curve e mano a mano che si sale è possibile spaziare con lo sguardo nelle cime circostanti
Baita Segantini - Panoramica sulla Capanna Cervino e sui Lagorai
Baita Segantini - Sulla strada sterrata
Rifugio Capanna Cervino
Baita Segantini - La Capanna Cervino
Capanna Cervino, altre foto.
Baita Segantini - Le Pale
Baita Segantini - Tabelle lungo il percorso
Iniziano a vedersi le Pale di San Martino
Baita Segantini - Grotte lungo il percorso
La strada prosegue sempre dolcemente, serpeggiando tra i pascoli adiacenti e in breve siamo in vista delle Pale di San Martino e del rifugio Baita Segantini
La baita
la Baita Segantini con lo sfondo delle Pale di San Martino
Baita Segantini e il Cimon della Pala
Baita Segantini - vista verso cima Mulaz
Baita Segantini
Non è facile esprimere l'emozione dello scenario che si apre ai nostri occhi, questa baita caratteristica del territorio alpino si staglia sul sfondo delle Pale di san Martino e assieme si riflettono sul laghetto adiacente, legandosi indissolubilmente in questo scenario da cartolina.
Baita Segantini - Il laghetto della baita
Baita Segantini e il suo laghetto
Baita Segantini - salita verso il rifugio Mulaz
Una volta raggiunta la baita é possibile ammirare lo splendido scenario che la circonda.
Baita Segantini - panoramica
Lambita da un piccolo laghetto usato anche come pozza d'alpeggio, la baita offre un suggestivo e particolare angolo delle nostre Dolomiti.
Baita Segantini - una foto degli interni
l'interno della Baita Segantini
L'interno é caratteristico in legno e pietra.
La Baita Segantini vista venendo dalla Val Venegia
Le Pale di San Martino
Oltre alla possibilitá di riposarsi nei dintorni ammirando il panorama o contemplando un piccolo angolo con alcune sculture bronzee dedicate ad Alfredo Paluselli, c'é la possibilità di raggiungere Punta Rolle (a 2.222 m.), di proseguire l'escursione scendendo per la bellissima Val Venegia o per i pi intraprendenti di raggiungere il rifugio Mulaz (m. 2.571) con altre 2,30/3,00 ore di cammino.
I dintorni
Monte Costazza
monumento ad Alfredo Paluselli creatore della Baita Segantini
Cima Mulaz
Il Monte Costazza a nord della Baita Segantini, il busto in bronzo di Alfredo Paluselli e Cima Mulaz
Pale di San Martino
L'escursione molto facile é perfetta per le famiglie e alle persone di tutte le etá. Il dislivello di 220 metri si supera senza difficoltá grazie ai tre km del percorso. Data la sua invidiabile posizione è possibile ammirare, in senso orario, oltre al gruppo delle Pale di san Martino che si apre in primo piano, la Val Cismon (verso San Martino di Castrozza e Fiera di Primiero), la Tognazza e la Cavallazza, la catena dei Lagorai, la Valle del Travignolo (verso Paneveggio e Predazzo) e la parte terminale della Val Venegia.
a sn Cima della Vezzana e a dx il Cimon della Pala
cima Colbricon
Baita Segantini - panorama sui Lagorai
Il laghetto accanto alla baita e panorama verso i Lagorai
panorama da Baita Segantini verso la Tognazza e la Cavallazza
Panorama da Baita Segantini, verso la Tognazza e la Cavallazza
Sentiero verso il Rifugio Mulaz
Segnaletica lungo il percorso verso Val Venegia
parte terminale della Val Venegia e vista sul Mulaz
Percorso verso il rifugio Mulaz visto dalla Baita Segantini
Scendendo lungo la Val Venegia è possibile incrociare il sentiero CAI 710 che risalendo sotto la Cima di Focobon porta al rifugio Giovani Volpi al Mulaz a 2.571 m.
Flora e fauna
Incontri ravvicinati
Mucche al pascolo
Mucche al pascolo
Lungo la salita e nei prati che circondano la baita è facile vedere mucche al pascolo. I pascoli estivi d'alta montagna sono una consuetudine degli allevatori per ottenere latte e prodotti caseari di alta qualità.
Baita Segantini - esemplari di Gracchio Alpino
Baita Segantini - Gracchio Alpino
Vi presento il Gracchio Alpino
Genzianella a denti ineguali
Cartolina da Baita Segantini
Una Genzianella a denti ineguali e una bella cartolina dalla Baita Segantini
Panorami
Gruppo delle Pale con Cimon della Pala a destra, Cima della Vezzana al centro e la Cima di Val Grande a sinistra
Gruppo delle Pale con Cimon della Pala a destra, Cima della Vezzana al centro e la Cima di Val Grande a sinistra
Altre foto della Capanna Cervino.
Alla pagina della trekking del Cristo Pensante.
Alla pagina dei panorami.
Storia:
Baita Segantini, la Capanna Cervino e Alfredo Paluselli, cosa accomuna queste due rifugi delle dolomiti e questo signore poco conosciuto?
Nel 1900 a Ziano di Fiemme nasce Alfredo Paluselli, quando la famiglia emigra in Svizzera ha la possibilità di imparare il tedesco e il francese, ritorna in Val di Fiemme prima di andare a lavorare a Genova, da dove s'imbarca clandestinamente per l'America, scoperto lavora come mozzo e fra mille peripezie arriva a New Orleans, dove ebbe modo di approfondire gli studi artistici e imparare l'inglese.
Tornato in Europa dapprima in Svizzera poi a Milano lavora come traduttore prima di tornare in Val di Fassa dove importa gli sport appresi in America fondando una squadra di atletica, qui inizia anche a scrivere, disegnare e scolpire mentre diventa prima guida alpina e poi nel 1934 uno dei primi maestri di sci d'Italia.
Sempre insoddisfatto e alla continua ricerca di se si trasferisce a Passo Rolle dove dopo avervi tracciato e costruito la strada che attraverso il passo Costazza arriva fino in Val Venegia, costruisce la Capanna Cervino. Qui fonda la prima scuola di sci delle Dolomiti e assieme alla moglie Lina inizia ad accogliere turisti e viandanti. Innovatore come sempre è il primo ad offrire pacchetti alloggio e corso di sci. Sviluppa nuove piste e discese attraverso i boschi e idea impianti innovativi ma è sempre più attratto dal Cimon della Pala. Nel 1936, costruisce quindi una baita nel passo Costazza e l'intitola a Giovanni Segantini, famoso pittore Trentino che ammirava.
Questa sarà la sua casa definitiva dove dopo tanto peregrinare trova il suo equilibrio. Insofferente all'ipocrisia e alla superficialità degli uomini, tratta con durezza chiunque ostenti o si atteggi, ma oltre a essere un profondo conoscitore delle montagne che lo circondano è anche un uomo schietto e intelligente ed è per questo che fra le moltissime persone attratte dalla bellezza del luogo, anche alcuni uomini illustri da Alcide De Gasperi ad Aldo Moro, da Leopoldo del Belgio a papa Giovanni frequentano la sua baita e la sua amicizia attratti dallo spirito a volte scontroso e solitario, ma una volta scalfitta la sua scorza dura sapeva regalare attimi di profonda umanità e calore.
Da qui non vi si allontana più se non per pochi giorni o per le sue immancabili scalate, in queste occasioni lascia aperta la sua baita con un semplice biglietto: "Entrate, bevete, pagate".
Nella Baita Segantini visse gli ultimi 35 anni della sua vita circondato dalle cose che lui amava, vi passò anche l'inverno del 1950/'51 anno in cui, grazie a nevicate memorabili, Passo Rolle venne sommerso da 27 metri di neve. Indebolito e affaticato dalla dura vita di montagna decise di scendere in paese a Ziano in Val di Fiemme, ma riuscì a trattenervisi solo 5 giorni data la sua insofferenza alla superficialità delle gente di paese, all'ingordigia delle persone e al forte richiamo della sua creatura più famosa, la Baita Segantini.
Oggi nei pressi della Baita Segantini e del suo laghetto, si può scorgere il suo busto in bronzo che ammira Cima Vezzana e il Cimon della Pala, cime rimaste sempre nel suo cuore.
Collocazione geografica:
Ci troviamo vicino al Passo Rolle, ai piedi del Gruppo delle Pale di san Martino, nel cuore del Parco Naturale Paneveggio. Il comune si chiama Siror e siamo in provincia di Trento in Trentino-Alto Adige.
Come si raggiunge:
Da San Martino di Castrozza e Fiera di Primiero si sale lungo la SS 50, in direzione del Passo Rolle. Il sentiero parte a destra dell'ultimo tornante, prima del passo. Per chi invece proviene da Predazzo, prendere la SS 50 che porta a Paneveggio - Passo Rolle, il percorso inizia sulla strada sterrata che trovate sulla sinistra circa 300 mt dopo il Passo Rolle, all'altezza del primo tornante con parcheggio.
Tempi di percorrenza:
Il tempo impiegato per l'andata e il ritorno alla Baita Segantini è di un ora, per andare e tornare alla Capanna Cervino i tempi si dimezzano.
Mappe Interattive:
Posizione del parcheggio e inizio del sentiero
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Panaveggio, Pale di San Martino |
Provincia / Comune: | Trento / Siror |
Categoria: | Montagne, Rifugi |
Tipologia: | Naturalistico, Paesaggistico, Panoramico |
Coordinate punto di arrivo: | 46.298598 - 11.804112 (46°17'54" N - 11°48'14" E) |
Coordinate parcheggio: | 46.297734 - 11.789171 (46°17'51" N - 11°47'21" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1950 |
Altitudine di arrivo (m): | 2170 |
Dislivello (m): | 220 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 1 ora |
Km totali: | 3,00 |
Come si raggiunge: | A piedi, In mountain bike |
Carta Topografica:
Carta escursionistica utilizzata:
Kompass n. 622
Pale di San Martino Fiera di Primiero
Paneveggio - Vanoi
1:25.000
Grazie della vostra visita !
Se volete lasciare un commento...
Data visita: 29/08/2012
Data pubblicazione: Aug. 30, 2013
Autore: Flavio Cattelan