
Abbiamo visitato il Forte Coldarco o Fortino Stella il 12 maggio 2007.
La fortificazione è stata da poco risistemata e la visita è veramente piacevole vista anche la presenza di una bella vegetazione.

Fortino Stella

Forte Coldarco
Dapprima si incontra la caserma collegata alla batteria di cannoni da un trinceramento.

Forte Coldarco - Trincea di collegamento

Forte Coldarco - Trincea di collegamento

Forte Coldarco - Ingresso
La galleria ha una lunghezza di 60-70 metri, sulla destra alcuni corridoi portano all'osservatorio e alle postazioni, a sinistra delle piccole riserve per munizioni.

Forte Coldarco - Galleria

Forte Coldarco

Forte Coldarco - Riservetta Munizioni
E' interessante notare la copertura in cemento della caverna, che da sicuramente un aspetto più robusto e rassicurante.

Forte Coldarco - Postazioni

Forte Coldarco - Postazioni

Forte Coldarco - Postazioni
La fortificazione serviva come supporto per lo sbarramento della Valsugana.
Aggiornamento del 2009:
In occasione di una breve escursione abbiamo rivisitato il Fortino Coldarco o Forte Stella il 23 agosto 2009.
La fortificazione è stata ulteriormente sistemata e completata con l'aggiunta di pannelli informativi che meglio identificano il luogo e la sua funzione.

Forte Coldarco - Ingresso
All'interno della galleria nulla sembra cambiato almeno fino al terzo corridoio

Forte Coldarco - terza galleria

Forte Coldarco - La camera di combattimento
Una recente cancellata mette in sicurezza un cannone da 75A (75 mm di diametro in Acciaio) che bene rende l'idea di quanto fosse facile contrastare una probabile avanzata nemica lungo la Valsugana.

Forte Coldarco - Il cannone!
Il cannone non è nuovo naturalmente ma è stato ottimamente restaurato.

Forte Coldarco - diverse prospettive...

Forte Coldarco - diverse prospettive...

Forte Coldarco - diverse prospettive...
Ogni particolare é stato curato

Forte Coldarco - particolari...

Forte Coldarco - particolari...

Forte Coldarco - particolari...
ed è possibile leggere il modello, l'anno e lo stabilimento di produzione.
Vista sulle posizioni da battere e di una delle feritoie

Forte Coldarco - vista sulla Valsugana

Forte Coldarco - una feritoia
Un'altra simpatica novità è data dall'illuminazione della galleria, dei sensori rilevano l'arrivo dei visitatori e comandano l'accensione di alcune lampade a led poste alle intersezioni con le gallerie laterali, facilitandone la visita. Lodevole inoltre la completa autonomia dell'impianto alimentato tramite un pannello solare.

Forte Coldarco - una delle lampade a led

Forte Coldarco
Una piccola porzione del muro della trincea ha ceduto, ma è già stato restaurato

Forte Coldarco - la trincea di collegamento

Forte Coldarco - restauro
I nuovi tabelloni all'ingresso della galleria

Forte Coldarco - Pannello informativo

Forte Coldarco - Pannello informativo e relativo panorama
Finalmente delle semplici ma evidenti indicazioni facilitano l'individuazione del sito. Sia ai tornanti lungo la strada, sia al parcheggio dove si lascia l'auto per proseguire a piedi.

Forte Coldarco - Nuova segnaletica

Forte Coldarco - Nuova segnaletica
Come si raggiunge:
Nella strada provinciale 76 che da Primolano porta ad Enego (VI) imboccare la strada per Coldarco di Mezzo al tornante 16. Dopo 500 mt all'incrocio tenere la destra. Proseguire per altri 200 mt fino al parcheggio. Da qui si procede solo a piedi, per una decina di minuti, dal sentiero che inizia proprio dal parcheggio.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Enego |
Categoria: | Fortificazioni |
Tipologia: | Paesaggistico, Storico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.958445 - 11.699641 (45°57'30" N - 11°41'58" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.953784 - 11.699849 (45°57'13" N - 11°41'59" E) |
Altitudine di partenza (m): | 680 |
Altitudine di arrivo (m): | 600 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 30 minuti |
Km totali: | 0,6 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Storia:
(tratta dai tabelloni)
grFortino Coldarco
Costruita tra il 1912 e il 1914, la batteria in caverna di Coldarco (anche conosciuta come "Fortino Stella") doveva integrare l'azione dei forti Lisser e di Cima Campo battendo la sottostante Valsugana. Come evidenziato nella planimetria l'opera è costituita da una galleria principale da cui si diramano cinque gallerie che si affacciano sul fondovalle: la prima fungeva da osservatorio mentre le altre si allargano in piccole casematte protette da piastre di corazzatura in acciaio nichel che ospitavano un pezzo scudato da 75A su affusto a candeliere.
Sul lato sinistro della galleria principale, ed all'estremità di quest'ultima, erano state ricavate le riservette per munizioni.
L'intera struttura era pavimentata e rivestita interamente in calcestruzzo con un sistema di canalette che raccoglievano l'acqua convogliandola nella cisterna costruita a destra dell'ingresso della galleria principale. Una trincea collegava la batteria in caverna al fabbricato di servizio, provvisto di magazzino di derrate e materiali vari, che poteva ospitare fino a 100 uomini. Dopo essere stata disarmata, nel primo dopoguerra la galleriavenne utilizzata dai genieri italiani e dai recuperanti per far brillare i proiettili inesplosi raccolti sull'Altopiano distruggendo irreparabilmente il rivestimento interno in calcestruzzo.
grArmamento:
Il cannone da 75A con cui venne armata la batteria in caverna di Coldarco era un pezzo a tiro rapido che sparava un proiettile (granata o shrapnel) di circa 6 kg a distanza comprese tra i 3,7 e gli 8 km con una velocità iniziale di 500 m/s. Si trattava quindi di un'arma ideale per l'interdizione del fondovalle e per il tiro contro i reparti di fanteria.
Il pezzo era sistemato su di un affusto a candeliere che consentiva una grande facilità di brandeggio e puntamento.
Il piedistallo era ancorato direttamente al pavimento. Un affustino a cassa, girevole attorno all'asse verticale, poggiava sul piedistallo mediante una corona di rulli o sfere e sorreggeva la culla della bocca da fuoco. L'affusto che rimaneva immobile durante il tiro, poteva reggere anche uno scudo in acciaio indurito a protezione dei serventi in aggiunta alle piastre di corazzatura in acciaio nichel che chiudevano l'imbocco delle cannoniere.
Altre Foto:

Forte Coldarco

Forte Coldarco - Ingresso

Forte Coldarco - Ingresso

Forte Coldarco - Cisterna

Forte Coldarco - Ingresso batteria

Forte Coldarco - Ingresso batteria

Forte Coldarco - Postazione

Forte Coldarco - Vista valle dall'osservatorio

Forte Coldarco - Vista valle da una postazione

Forte Coldarco - fiori...

Forte Coldarco - fiori...

Forte Coldarco - fiori...
Data visita: 2007 / 2009
Data pubblicazione: June 21, 2007
Autore: Flavio Cattelan