Campomulo - Labirinto Brustolà

Campomulo - Labirinto Brustolà

Percorso ad anello da Campomulo al Monte Fiara (m 1760)

 

Questo percorso ad anello è un'alternativa più lunga rispetto al percorso Labirinto Brustolà di Monte Fiara.

Si parte dal parcheggio del rifugio Campomulo salendo per la strada bianca in direzione sud-ovest.

Inizio del percorso

Inizio del percorso

Al primo e secondo incrocio si prosegue a destra seguendo le indicazioni per Malga Fiara.

Primo incrocio

Primo incrocio

Secondo incrocio

Secondo incrocio

Superato il cuore si segue il sentiero a destra sempre per Malga Fiara - Rifugio Campomuletto.

Un cuore

Un cuore

Inizio del sentiero verso Malga Fiara - Rifugio Campomuletto

Inizio del sentiero verso Malga Fiara - Rifugio Campomuletto

Già all'inizio del sentiero troverete trincee a destra ed a sinistra che vi accompagneranno per un lungo tratto del percorso.

Trincee

Trincee

Trincee

Trincee

Altre strutture lungo il percorso.

Ex baraccamenti militari

Ex baraccamenti militari

Ex baraccamenti militari

Ex baraccamenti militari

Dopo una faticosa salita il sentiero gira bruscamente a destra. Il segno bianco-rosso è visibile su di un albero lontano.

Incrocio poco segnalato, si va a destra

Incrocio poco segnalato, si va a destra

Incrocio poco segnalato

Incrocio poco segnalato

Superata questa difficoltà si arriva subito alla parete rocciosa dove inizia il labirinto. A questo punto è necessario uscire dal sentiero bianco-rosso e seguire dei punti azzurri posti sulle rocce. 

La parete rocciosa

La parete rocciosa

Verso l'ingresso del labirinto

Verso l'ingresso del labirinto

Verso l'ingresso del labirinto

Verso l'ingresso del labirinto

Attenzione all'interno del labirinto, in alcuni punti può essere pericoloso ed è necessario superare degli ostacoli anche con l'aiuto delle mani.

L'ingresso è una stretta fessura nella roccia dove per passare bisogna togliersi lo zaino.

L'ingresso si cela nella roccia a destra

L'ingresso si cela nella roccia a destra

Ingresso del labirinto

Ingresso del labirinto

Dettaglio del labirinto

Dettaglio del labirinto

Dettaglio del labirinto

Dettaglio del labirinto

Questo punto, che non è proprio nel percorso poiché è subito dopo il punto azzurro che farebbe deviare a destra, è senz'altro il più suggestivo. Due pareti altissime vi faranno sentire decisamente piccoli!

Dentro la montagna

Dentro la montagna

Passato il primo pezzo si esce dal labirinto per poi rientrare su alcuni stanzoni. Oltre ad una grotta scavata durante la Grande Guerra e che permetteva l'uscita a delle trincee superiori, ci sono diversi dettagli che fanno pensare ad una zona di accampamento.

Dettaglio del percorso esterno

Dettaglio del percorso esterno

Dettaglio del labirinto

Dettaglio del labirinto

Dettaglio del labirinto

Dettaglio del labirinto

Il percorso finisce con queste scale:

La scala di uscita dal labirinto

La scala di uscita dal labirinto

La scala di uscita dal labirinto

La scala di uscita dal labirinto

Nel bosco il sentiero si fa un po' ripido. Non ci sono riferimenti ma è facile da seguire.
Il sentiero termina su una strada forestale e si prosegue a destra.

Termine del sentiero

Termine del sentiero

Strada forestale

Strada forestale

Si continua rimanendo sulla strada forestale evitando così la strada principale e le automobili.

Arrivati sopra al secondo tornante della strada asfaltata, il percorso si unisce e prosegue dritto in uscita dal tornante stesso.

Dettaglio del percorso nei pressi del secondo tornante

Dettaglio del percorso nei pressi del secondo tornante

Dopo una decina di metri si prende il sentiero che scende a sinistra e lo si segue fino al rifugio.

Strada in uscita dal secondo tornante

Strada in uscita dal secondo tornante

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Sopra al rifugio Campomulo un ex cimitero della Grande Guerra ed altre zone di baraccamenti e grotte.

Ex cimitero

Ex cimitero

Ricoveri in  caverna

Ricoveri in caverna

Il rifugio e il parcheggio

Il rifugio e il parcheggio


Come si raggiunge:

Da Gallio (VI) in direzione di Enego, dopo circa 300 metri sulla sinistra troverete le indicazioni per Melette/Campomulo. Si parcheggia nell'area del rifugio.


Mappa e traccia GPS:

Mappa e traccia Campomulo - Labirinto Brustolà

Campomulo - Labirinto Brustolà

SCHEDA PERCORSO
Zona:Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago
Provincia / Comune:Vicenza / Gallio
Categoria:Montagne, Grotte e Voragini, Sacrari, Cimiteri e Lapidi di Guerra
Tipologia:Naturalistico, Storico
Periodo storico:Prima Guerra Mondiale
Coordinate punto di arrivo:45.947600 - 11.548090
(45°56'51" N - 11°32'53" E)
Coordinate parcheggio:45.939141 - 11.550857
(45°56'20" N - 11°33'3" E)
Altitudine di partenza (m):1528
Altitudine di arrivo (m):1760
Dislivello (m):250
Difficoltà del percorso:EE - Escursionisti Esperti
Ore a piedi:
(andata e ritorno, esclusa visita)
2 ore
Km totali:4,60
Come si raggiunge:A piedi

Storia:

(tratta dai tabelloni in loco)

CAMPO MULO

La valle di Campo Mulo e in particolare la sua testata si trovarono al centro di importanti operazioni belliche nel triennio 1916-1918. Caduta in mani austriache al momento dell'offensiva di primavera del 1916, tornò in quelle italiane in seguito alla controffensiva del giugno, trasformandosi in un importante centro di retrovie che riforniva un fronte estremamente vasto, che andava inizialmente dallo Zebio alla Caldiera. Nuovamente occupato dai reparti imperial-regi nel novembre 1917, servi da base ai Kaiserjaeger per i combattimenti che all'inizio di dicembre li portarono alla conquista di Monte Zomo ai danni dei fanti della Brigata "Liguria". Fino al termine del conflitto svolse poi la funzione di importante base avanzata per la fallita "operazione Radetzky" del giugno 1918 e per l'ultima difesa delle linee austriache sull'Altopiano nei giorni di Vittorio Veneto. Ernst Wissaupt, nella sua storia "ufficiale" dei reggimenti Kaiserjaeger tirolesi nel corso della guerra, la ricordava così, dopo la conquista del nodo delle Melette: "Poi i battaglioni della 56a brigata da montagna e con essi i tre battaglioni Kaiserjaeger vennero ritirati dal fronte e fatti ripiegare nella valle di Campo Mulo per riposarsi e ripianare le proprie perdite. Il soggiorno nell'accampamento di baracche delle riserve non era affatto piacevole. In quella zona elevata, quanto mai inospitale, in parte già coperta di neve non c'erano altri ricoveri che pochi gruppi di baracche lasciativi dalle truppe italiane capaci di garantire protezione dal freddo intenso di quelle lunghe notti. Il freddo si faceva sentire tanto più in quanto le truppe mancavano ancora di indumenti caldi.
Gli allontanati per malattia erano davvero numerosi."


Data visita: 11/08/2024
Data pubblicazione: 23 Agosto 2024

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